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Correlazioni in Medicina



Utilità dei probiotici nel trattamento della sindrome da intestino irritabile


La sindrome dell’intestino irritabile è una malattia comune e le terapie disponibili hanno un’efficacia limitata.
L’infiammazione della mucosa e le alterazioni della microflora dell’intestino potrebbero contribuire allo sviluppo di sintomi della sindrome dell’intestino irritabile; i sintomi potrebbero, in base ad alcune ipotesi, essere migliorati dai probiotici.

Ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine, ad Ann Arbor negli Stati Uniti, hanno compiuto una revisione sistematica degli studi clinici randomizzati e controllati che hanno valutato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dei probiotici nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile.

Sono stati identificati 16 studi adatti all’analisi, 11 dei quali hanno mostrato un disegno sub-ottimale con struttura in cieco, lunghezza dello studio, dimensione inadeguata del campione e/o mancanza di analisi intention-to-treat.

Nessuno degli studi ha fornito dati quantificabili su tollerabilità ed eventi avversi.

Il Bifidobacterium infantis 35624 ha mostrato un miglioramento significativo nel punteggio composito di dolore/disagio addominale, rigonfiamento/distensione e/o difficoltà di movimento intestinale rispetto al placebo ( P
Nessun altro probiotico ha mostrato un miglioramento significativo nei sintomi della sindrome dell’intestino irritabile in uno studio con disegno appropriato.

In conclusione, il Bifidobacterium infantis 35624 si è rivelato efficace nel migliorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. ( Xagena2009 )

Brenner DM, Am J Gastroenterol 2009; 104: 1033-1049


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